La Biblioteca Teresiana possiede oggi un cospicuo patrimonio digitalizzato, costituito da oltre
400.000 immagini consultabili in rete. Si tratta di immagini relative alle schede del catalogo bibliografico storico, a una parte rilevante dei periodici storici locali mantovani e delle antiche stampe cartografiche, a un primo gruppo di manoscritti medievali polironiani e all'intero posseduto dei manoscritti del Fondo ebraico.
Catalogo Bibliografico Storico
Sono state digitalizzate 152.101 schede catalografiche suddivise in 774 cassetti virtuali. In 20.399 casi è stato acquisito, oltre al recto, anche il verso della scheda, per una completa documentazione degli elementi significativi.
La banca dati generata è risultata quindi composta complessivamente da
172.500 immagini.
Le immagini sono state acquisite tra il 2009 ed il 2010 nell’ambito del progetto di creazione della presente Biblioteca Digitale di Mantova.
Periodici Storici Locali
L'archivio contiene 38 testate (comprendenti 45.288 singoli numeri) che coprono un arco cronologico che va dal 1665 al 1958.
Le
127.056 immagini in b/n sono ricavate da riproduzioni digitali di vecchi microfilm, che hanno costituito il primo nucleo della Biblioteca Digitale che la Teresiana ha messo in rete, a seguito di un progetto specifico conclusosi nel 2005.
Stampe
Viene qui messa a disposizione soltanto una parte (la più antica e rilevante) del Fondo posseduto alla Biblioteca.
L'archivio attualmente contiene
196 stampe di grande formato, digitalizzate nel 2011, in truecolor.
Manoscritti Polironiani
Vengono qui resi disponibili i manoscritti raccolti nei primi 100 volumi del Fondo manoscritto polironiano.
Le oltre
60.000 immagini a colori sono frutto di un progetto di digitalizzazione in corso dal 1995.
Sono pure disponibili le
553 immagini in b/n che costituiscono la riproduzione integrale del
Catalogo Meroni (già direttore della Biblioteca Teresiana) realizzata nel 2009.
Codici Gonzagheschi
Codici superstiti alla dispersione delle collezioni appartenute alla famiglia Gonzaga, che fu definitivamente sancita dall'atto di alienazione del 1707 e catalogo
Mostra dei codici gonzagheschi di Umberto Meroni
Sono disponibili
1.907 immagini a colori.
Storia di Mantova
Testi riguardanti la storia di Mantova
Sono disponibili oltre
7.965 immagini a colori.
Manoscritti Ebraici
Il fondo manoscritto comprende 161 codici databili fra il XIV e il XVIII secolo, con numerosi esemplari miscellanei.
Le
28.911 immagini a colori sono frutto di un precedente progetto di digitalizzazione, iniziato nel 1991 e concluso nel 2003.
Rarità Tipografiche
Le
495 immagini a colori sono frutto di un precedente progetto di digitalizzazione, iniziato nel 1991 e concluso nel 2003.
Fondo CCCP
Il fondo manifesti denominato CCCP, posseduto dalla Biblioteca comunale di Mantova, è costituito dal materiale prodotto dal Circolo Ottobre di Mantova e dal Collettivo grafico CCCP (Cesare Cancellieri e Carlo Poltronieri) in un arco di tempo che va dai primi anni '70 ai primi anni '90. Il materiale comprende manifesti di attività politiche, sportive e culturali (concerti, spettacoli, mostre, congressi, dibattiti) e serigrafie d'arte.
Sono disponibili
700 immagini a colori.
Collezioni speciali: Erbario Paglia
L'erbario Paglia è stato concepito come corredo alla pubblicazione
Delle erbe nocive ed utili spontanee dei prati mantovani, del 1872
Sono disponibili
101 immagini a colori.
Riepilogo della Collezione di Immagini
Catalogo |
|
Numero Immagini |
Catalogo Bibliografico Storico |
|
172.500 |
Periodici Storici Locali |
|
127.056 |
Stampe |
|
196 |
Manoscritti Polironiani |
|
60.123 |
Catalogo Meroni |
|
553 |
Codici gonzagheschi |
|
1907 |
Storia di Mantova |
|
7.965 |
Manoscritti Ebraici |
|
28.911 |
Rarità tipografiche |
|
495 |
Fondo CCCP |
|
700 |
Erbario Paglia |
|
101 |
Totale |
|
400.585 |
Il progetto complessivo della Biblioteca Digitale, fortemente sostenuto dall'Amministrazione Comunale di Mantova, ha trovato un generoso appoggio da parte di Enti pubblici (Regione Lombardia e Provincia di Mantova) e Istituti privati (Fondazione Cariverona e Fondazione B.A.M.), che hanno contribuito, in varia misura, alla positiva riuscita dell'iniziativa.
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